Regolamento Helvia Recina Volley Macerata
Lo sport, ma ancora più in generale la vita, è costituito da regole che servono per poter esprimere se stessi e, allo stesso tempo, rispettare gli altri. La pallavolo è uno sport di squadra, in cui oltre alle regole del gioco è importante riconoscere e far proprie regole “non scritte” che permettono a ciascun atleta di vivere un momento importante e che, speriamo, porterà sempre con sé.
Sulla base di tale riflessione e all’esperienza pluridecennale della società H.R. Volley Macerata, si è deciso di stilare un piccolo regolamento, creato non con lo scopo di limitare, ma per fare in modo che l’attività sportiva venga svolta nel migliore dei modi e che tutti possano beneficiare della stagione che passeremo insieme.
Finalità dell’attività sportiva pallavolistica:
- Sviluppare la sfera sociale di ciascuna atleta senza sostituirsi ma affiancando le altre componenti sociali, come famiglia, scuola, amicizie…, che contribuiscono alla crescita personale puntando a valori altamente socializzanti e formativi quali lo spirito di squadra, il rispetto delle regole, il senso del confronto, la gioia della vittoria o della sconfitta di gruppo, il sapersi misurare, la capacità di mettersi in gioco e l’importanza del lavoro per raggiungere risultati sia nel breve che nel lungo termine.
- Ricerca dello sviluppo dell’autosufficienza e della personalità dell’atleta: pianificare i propri impegni, preparare la borsa in autonomia, assumersi delle responsabilità nei confronti della società e delle compagne di squadra.
- Sviluppare le abilità motorie di base e le capacità coordinative di ogni atleta a seconda delle proprie capacità e dell’età.
- Apprendere la tecnica di ciascun gesto pallavolistico per saperlo poi utilizzare coordinatamente in base alla situazione di gioco.
- Apprendere i vari schemi e regolamenti in base alla categoria e alle capacità della giocatrice.
La società Helvia Recina Volley Macerata si impegna a:
- Mettere a disposizione materiale tecnico: palestra, palloni e quanto serve per lo svolgimento dell’attività.
- Collaborare con allenatori tesserati Fipav, uno staff tecnico qualificato scelto in base alle esigenze di ciascun gruppo.
- Consegnare ad ogni atleta l’abbigliamento: maglia da gioco, pantaloncini, tuta, borsone o zainetto e eventuali maglie da allenamento.
- Effettuare comunicazioni scritte per le varie attività oppure tramite sms o WhatsApp.
- Tesserare ciascun atleta alla Fipav, così da garantire inoltre l’assicurazione federale in caso di infortunio.
- Pagare l’iscrizione ai campionati e le tasse gara senza chiedere ulteriori contributi alle famiglie.
- Mettere a disposizione la dirigenza, a partire dal presidente Pietro Paolella, per qualsiasi confronto, chiarimento o informazione riguardo l’attività svolta.
- Multare il proprio allenatore in caso di comportamenti antisportivi e antieducativi tenuti durante gli allenamenti o durante le partite.
L’atleta che decide di iscriversi alla società si impegna a:
- Partecipare agli allenamenti, rispettandone l’orario e il luogo in cui esso si svolge, è necessario essere pronte per l’allenamento almeno 5 minuti prima dell’inizio previsto e inoltre, nel caso in cui non sia possibile partecipare ad un allenamento è fondamentale darne comunicazione al proprio allenatore. L’assenza all’allenamento determina e giustifica le scelte da parte dell’allenatore in merito alla partecipazione alle gare.
- Ogni tesserato deve aver cura dell’abbigliamento consegnato, la divisa da gioco (maglia numerata) deve essere utilizzata solo nelle partite di campionato o quando richiesto dalla società. La tuta deve essere indossata sempre nelle manifestazioni ufficiali (campionato, tornei, cerimonie). In caso di smarrimento del materiale o di dimenticanza della maglia da gioco ad una partita l’atleta dovrà pagare una multa simbolica di 5 euro.
- Lo spogliatoio, sia in casa che in trasferta, dovrà sempre essere lasciato in ordine senza danneggiare gli oggetti in esso contenuti. Ogni attrezzattura presente nello spogliatoio o in palestra che sia stata danneggiata volontariamente dovrà essere risarcita interamente.
- Le atlete durante gli allenamenti o le partire dovranno tenere un comportamento educato, sportivo, leale e riguardoso nei confronti delle compagne, dell’allenatore, dei dirigenti, dell’arbitro, delle avversarie e del pubblico, senza mai reagire a provocazioni. Consigliamo di avvisare sempre il proprio allenatore o dirigente di episodi antisportivi. È severamente vietato bestemmiare o avere un linguaggio scurrile, pena multa da parte della società.
- Verrà gravemente valutato chi, con indisciplina e comportamenti violenti, sia fisici che verbali, mette in difficoltà o compromette l’attività della squadra, in tali casi l’atleta potrà essere sospeso temporaneamente da tutte le attività.
- Le giocatrici convocate alle partire dovranno essere sempre puntuali e in caso di impossibilità improvvisa dovranno avvisare telefonicamente l’allenatore. I calendari delle partite verranno comunicati alla squadra e le giocatrici devono imparare a conciliare i propri impegni con le date delle gare. Le scelte su chi poi scenderà in campo sono ad appannaggio esclusivo dell’allenatore.
- Chiedere spiegazioni al proprio allenatore in caso di dubbi, a volte si ha una percezione sbagliata di ciò che gli altri pensano di noi: l’allenatore fa di tutto per far tirare fuori il meglio che è in noi.
- Partecipare il più possibile alle attività della società, quindi non solo limitatamente alla propria squadra ma anche a tutto quello che viene proposto, così da vivere a pieno la propria passione.
Le famiglie delle atlete iscritte si impegnano a:
- Stimolare e incoraggiare la pratica sportiva lasciando che la propria figlia sia libera di esprimersi in allenamento e in gara: la panchina non è una punizione, sbagliare fa parte del processo formativo; quindi consigliamo di evitare commenti sui compagni o paragoni e mai rimproverare a fine gara
- Avere un atteggiamento positivo ed equilibrato in rapporto al risultato. Saper perdere è molto più difficile che saper vincere. Nello sport, come nella vita, non ci sono solo vittorie ma è necessario imparare e insegnare a rialzarsi.
- Evitare qualsiasi forma di atteggiamento antisportivo sia durante le partite che durante gli allenamenti. In caso contrario la società ha il diritto ad allontanare il genitore dal campo di gara.
- Evitare interferenze o ingerenze tecnico sportive per ciò che concerne le scelte dell’allenatore relative a ruoli, convocazioni, inserimenti in determinati gruppi. Se la propria figlia ha qualche problema con l’allenatore invitatela a confrontarsi con lui o con un dirigente.
- Nel caso di problemi rivolgersi ai responsabili, dirigenti e presidente; è necessario evitare di parlare con l’allenatore durante l’allenamento in quanto questo non permette lo svolgimento dell’attività.
- Accompagnare la propria figlia alle partite e agli allenamenti, cercando di rispettare gli orari. Vi consigliamo di organizzarvi per il trasporto in modo tale da dividere l’onere del trasporto. Soltanto in caso di gare infrasettimanali la società mette a disposizione il pulmino. In caso di gare concomitanti avrà il diritto al pulmino la squadra che deve affrontare la trasferta più lunga o quella che deve partire prima.
- In caso di infortunio della propria figlia comunicarlo subito all’allenatore o dirigente per avviare le pratiche necessarie.
Pagare la quota di iscrizione e far effettuare la visita medica alla propria figlia, senza la quale non potrà partecipare alle gare ufficiali e senza la quale non sarà coperta dall’assicurazione.